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IL CAPPELLO DELLE DONNE REGOLAMENTO CONTEST TEATRALE 1.        Promotori e scopo La “Casa delle donne nella Marsica”, ha ideato, prom...

venerdì 12 luglio 2019

L'ANGOLO DELLO STEREOTIPO

Tra i nostri stand può capitare che vi imbattiate in dei quadri viventi. Immagini da un passato più o meno remoto che l'arte creativa di Fabio Morelli intende animare per tentare di... Cambiarlo!

"In her shoes" di Maria Iovine


IN HER SHOES
di Maria Iovine

(Italia, 2018, 19’) Vincitore del Premio Zavattini 2018

In un mondo ribaltato in cui le donne ricoprono ruoli di potere e gli uomini si occupano della famiglia, Domenico si racconta alla figlia a partire da un tenero ricordo. In una lettera rivive la gioia della sua nascita, la sua infanzia, i sogni di una famiglia felice, ma anche le rinunce dolorose di padre e marito che hanno soffocato le sue reali aspirazioni e desideri.
Attraverso immagini d'archivio, In Her Shoes riscrive la Storia: gli uomini uniti in un movimento di liberazione. Le immagini del nostro passato non raccontano più chi siamo, ma qui ci lanciano una sfida. Cosa avrebbero fatto gli uomini se si fossero trovati nella posizione delle donne? Si sarebbero uniti per far sentire le loro voci? E le donne sarebbero state a guardare o avrebbero preso coscienza del loro privilegio?


Al termine della proiezione seguirà il dibattito con l’autrice, la Presidente di Be Free Orietta Gargano, l’avvocata del centro antiviolenza Alessandra Sucapane e   la Capitana della
Compagnia dei Carabinieri di Tagliacozzo Silvia Gobbini



MARIA IOVINE
Nasce a Caserta nel 1984. Si laurea all'Università di Salerno con una tesi pratica sul montaggio con gli onori e una menzione speciale dalla Commissione accademica.
Editor per il cinema e la tv, ha lavorato come assistente e collaboratrice con Marco Spoletini (montatore di "Gomorra" di Matteo Garrone), Clelio Benevento ("Mia Madre" di Nanni Moretti).
Da sempre impegnata su temi legati all'universo femminista, ha vinto il premio del Dipartimento Regionale del Lazio "Innovazione; a Female Noun" con un video di editing sui rapporti tra donne e tecnologie, intitolato "Upgrading Fairy Tales".
"In Her Shoes", il suo primo cortometraggio, realizzato esclusivamente con filmati di repertorio (AAMOD e Istituto Luce) ha vinto il Premio Zavattini nel 2018.

Libera Pupazzeria dei maestri Massimo Piunti e Silvia Di Gregorio



Laboratorio permanente sulla tradizione della pupazza abruzzese e sculture in cartapesta. Massimo Piunti e Silvia Di Gregorio presso Roio Piano-L'Aquila
Le gioiose macchine da festa!

Nel 2007 a Roio Piano, piccola frazione a pochi chilometri dall’ Aquila, Massimo e Silvia danno vita alla Libera Pupazzeria. In alcuni angusti locali un tempo stalle o rimesse della legna costruiscono il loro laboratorio-officina per la realizzazione delle pupazze pirotecniche. Quella delle pupazze è un antica usanza tipicamente abruzzese la cui origine si perde nella notte dei tempi, un fantoccio in cartapesta con lo scheletro di legno ricoperto da fuochi d’ artificio (in passato veniva invece incendiato) che viene indossato e ballato da un temerario ballerino al ritmo di saltarello. Tutti gli spettatori in cerchio incitano battendo le mani, si avvicinano per poi fuggire quando la pupazza si dirige verso di loro, un vero spasso e anche un po’ di paura. Nell’ era di internet il ballo della pupazza riscuote sempre molto successo, l’ attesa è sempre molta per veder apparire di notte da qualche via secondaria questo pupazzo dalle esagerate fattezze femminili che si lancia nei più bizzarri balli circolari, quanta bellezza rintracciabile nei visi dei bimbi, degli anziani appena rischiarati dalla luce argentea delle fontane e dei bengala che si accendono in successione in un crescendo di scintille fischi e botti.. sembrano immagini di almeno trent’ anni fa eppure sono di ieri sera.. ! Massimo da sempre emozionato da queste figure, ha iniziato a costruirle alla fine degli anni 90, cosi da solo, per la grande passione che lo ha pervaso da sempre per i fuochi d’ artificio e per quel senso dell’ attesa che generano soprattutto quando si è bambini.
“Pirotecnico forse non lo sarò mai ma costruttore di pupazze senz’ altro..” ed ecco che il sogno si realizza, arriva nel piccolo paese nel novembre del 2000 e, in una stanzetta sotto casa, che molti anni prima fungeva da rimessa per gli asini, inizia a piegare i legni per fare i cerchi della gonna e cosi via fino a realizzare le prime pupazze che balleranno a giugno per la festa di S. Franco. Da allora pupazze sempre fantasiose ed elaborate, con o senza fuochi, vistosamente colorate o completamente bianche come fantasmi, piccolissime, indossabili dai bambini o alte fino tre metri, insomma un vero parco pupazze che nonostante le perdite subite a causa del terremoto oggi conta una quindicina di unità senza contare quelle realizzate nei numerosi laboratori svolti in tutt’ Abruzzo e fuori regione. 
Silvia invece aveva visto durante la sua infanzia un solo ballo della pupazza, a Popoli , nel paese in cui è nata, e ne conservava un ricordo magico..questa figura femminile gigantesca, vista dalla sua piccola statura, che in mezzo ad un fragore crepitante di luce danzava fino a consumarsi..in mezzo ad enormi scintille bianche, come una stella scesa in mezza alla piazza.. Così quando nel 2007 arrivò a Roio Piano, subito rimase affascinata dal ritrovare lì quelle lontane figure della sua infanzia e con entusiasmo si affiancò a Massimo nella sua attività di costruttore di pupazze. Figure che non si sa da dove arrivino e che sopravvivono alla danza del fuoco per venire nuovamente indossate da altri in altri luoghi, dalle fattezze più strane, secondo il tempo e l’estro dei vari costruttori, e che portano i segni dei vari rimaneggiamenti che subiscono di ballo in ballo, di festa in festa, ma pur sempre
misteriose.. L’ origine di questo rito si perde , probabilmente nato nell’ambito delle feste di fine raccolto, quindi legato alla ciclicità dei processi naturali, alla terra (le sue ceneri venivano sparse sui campi come auspicio) ma la sua tradizione ancora resiste e si rinnova. Proprio quest’aspetto misterioso della pupazze le interessava amplificare esaltandone il carattere di figure senza tempo. Così insieme a Massimo costruisce parate in cui il ballo della pupazza vero e proprio viene preceduto dall’ attraversamento del luogo della festa da parte di figure, pupazzi giganti, ridotti alle loro linee essenziali, che si muovono lentamente e secondo andature particolari disegnando strane geometrie nello spazio e che si fanno portatori di segni e simboli di volta in volta diversi. Si interessano poi particolarmente alla festa che si sviluppa intorno a quest’usanza, che pur conservando l’aspetto di spontaneità che le si addice, diventa occasione per far affiorare capacità, talenti e voci presenti nella comunità stessa in cui l’evento si svolge, voci e talenti delle persone quasi sempre sopite , non valorizzate se non , spesso , scoraggiate, che trovano invece in quel momento l’ opportunità per comunicare ed esprimersi secondo la loro modalità più propria. Lunga vita allora alla “ Madre dei campi” regina di cartapesta che per una sera indossa gli abiti griffati della nostra creatività più autentica.

giovedì 11 luglio 2019

La giuria del Contest teatrale

Grande novità dell'edizione 2019 de Il Cappello delle Donne è il contest teatrale.
Per la definizione del vincitore, oltre all'immancabile Cappello, ci sarà una giuria di qualità che si assume l'onere di individuare chi, tra i partecipanti, porterà il Cappello delle donne in giro per i teatri partner della manifestazione durante l'inverno.
Vediamo i dettagli a partire dalla presidente!


TIZIANA FOSCHI
Attrice, comica e regista teatrale italiana. Ha fondato con Roberto Ciufoli, Francesca Draghetti e Pino Insegno, la Premiata Ditta nel 1986. Formatasi presso l'Accademia "La Scaletta" di Giovanni Diotajuti e Tonino Pierfederici, debutta a teatro con Carlo Croccolo nel 1986 con O Capitan c'è un uomo in mezzo al mar di Barbara Alberti. Nello stesso anno ha fondato con Roberto Ciufoli, Francesca Draghetti e Pino Insegno la Premiata Ditta. il quartetto comico che per più di vent'anni ha occupato spazi televisivi importanti come le prime serate di Rai 2 e delle reti Mediaset.

Non ha mai trascurato il teatro, sia con la stessa Premiata Ditta e più tardi con altri attori come Massimo Giuliani con il quale ha interpretato Uscirò dalla tua vita in taxi nel 2011, o Paolo Triestino e Nicola Pistoia in È ricca, la sposo, l'ammazzo nel 2005 e Festa di compleanno nel 2005.
Nella sua carriera ha spaziato dalla commedia al teatro d'autore con Cinzia Villari e Stefano Benni in Cibami nel 2008, tre monologhi tragicomici dove attraverso il cibo si raccontano le voci della società. Con Rossana Casale inizia una lunga esperienza di teatro concerto. Con questa grande cantante affronta la tematica del jazz (Donne invisibili, 2007), con un racconto tutto al femminile di mogli, amanti, figlie e madri dei jazzisti maledetti degli anni Quaranta e Cinquanta. 
Prosegue la sua esperienza nel teatro concerto in I bambini morti di mafia e Il sole smarrito nel 2008, diretti dal Maestro Gabriele Bonolis per La Verdi di Milano. Nel 2015 approda alla regia teatrale portando in scena l'attore Marco Falaguasta in Prima di fare l'amore nel 2015, e Non si butta via niente nel 2017, "inventando" assieme a lui, un nuovo genere teatrale: lo stand-up comedy unito alla commedia brillante. 




Membri della giuria


Andrea Buoninfante
È nato a Tagliacozzo, dove vive. Cantautore, si esibisce da sempre in esibizioni live. Autore e interprete di Recital in cui è seguito da più musicisti.
Come scrittore ha pubblicato per Effequ il romanzo “La Calata del santo a tre gambe” (2009), il racconto “La madonna dei nascosti” (2010) nella raccolta “Clandestina” e l’irriverente epistolario “Con sincera inimicizia” (2011). Il regista e attore Giovanni Avolio ha curato e interpretato la riduzione teatrale de “La Calata del santo a tre gambe”, prodotto nel 2010.
Ha curato la riduzione teatrale di “Con sincera inimicizia”, con debutto nel 2012, da lui stesso interpretata con Franco Pietropaoli (Muro del Canto) e Romana Rubeo. Ha curato la direzione artistica della festa rinascimentale “Ascanio”  di Tagliacozzo nel triennio 2010-2012.
Socio di Orchestra Teatralica, ha curato la direzione artistica di vari teatri tra l’Abruzzo e Roma.



Roberta Di Pascasio
Laureata in Lettere Moderne alla “Sapienza” di Roma, ha collaborato con l’Università di Teramo per un progetto della CEE teso a incentivare il turismo artistico e paesaggistico in Abruzzo. Ha seguito un corso di specializzazione in Editoria e uno in Gestione delle Risorse Umane, a Roma, e ha curato una rubrica di cultura per “Il capoluogo.it”. Oggi è consulente letteraria per l’Ufficio del Teatro del Comune di Avezzano, dove vive, e gestisce un’agenzia letteraria che ha l’intento di promuovere la cultura del libro e della scrittura soprattutto in Abruzzo. Ha pubblicato Le porte di Cocteau (Giulio Perrone Editore), e-mozioni da poco (Edimont, Premio “Città di Castello”) e la raccolta di racconti L’amore si impara (Giovane holden, premio “Bukovski”)


Loredana Iannucci
Pittrice e scenografa, da oltre 40 anni i suoi lavori sono esposti in numerose mostre italiane e straniere, tra cui Agorà 77 sezione arti visive Giulianova,Biennale per la Pace Torino, Collettiva artisti italiani Nizza, L’Onda del Sud Nuovo Immaginario Castello Svevo Bari, “La bellezza” rassegna d’arte Chiesa S. Marco Terni, Arte giovane galleria d’arte l’idioma Ascoli Piceno, Arte a confronto Italia-America New York, “L’eternità taciuta”, rassegna arti visive Spoltore, IL Cenacolo dannunziano rassegna arti visive Bologna, Mostra Internazionale per l’ingresso di 10 stati membri Comunità Europea Bruxelles, Mostra internazionale “le Stagioni della vita” Bruxelles, conseguendo numerosi riconoscimenti (Premio Alatri Roma, Premio Santhià Vercelli, Premio Cascella Ortona). Alcune opere sono state acquisite e sono in esposizione permanente presso il M.I.D.A. museo internazionale di Castel di Sangro e presso Arte-Choud Bruxelles.
Ha ideato e fondato la prestigiosa manifestazione internazionale di arti di strada “Tra il sole e la luna” di Montone e fondato numerose altre rassegne teatrali e artistiche (Orto Arte, Anima di Terra, I Popoli del mare, per citarne alcune). Ha curato nel triennio 2004-2007 la direzione artistica del Teatro Acquaviva di Mosciano Sant’Angelo


Luca Masci
La sua formazione accademica si conclude con una Laurea specialistica il Lettere con indirizzo Storico-artistico all’università “La Sapienza”. Dopo numerose collaborazioni con vari atenei inizia la sua carriera nel settore dell’audiovisivo. Dai primi anni 2000 segue come responsabile casting numerose produzioni televisive per il gruppo Mediaset e per la Rai. Negli anni seguenti avvia una felice collaborazione con “Vivi La Vita” che lo porta a sperimentare nuovi linguaggi di scrittura televisiva per diversi Format originali, attività che non ha mai abbandonato. Trasferitosi in Toscana è impegnato come Editor Senior per il network 7gold. Segue un periodo milanese nel quale si cimenta nel mondo della Moda, realizzando video-editoriali e Fashion Film per diverse Agenzie, tra le quali: Leo Burnett, Simple AG, IT Fashion. Collabora come producer con Cubomusica di Telecom Italia, lavora come autore-casting per diverse produzioni Sky (Yam112003). Nel 2014 cura la regia e la postproduzione per la campagna pubblicitaria mondiale di Cosmoprof. Attualmente è vicedirettore di Action Academy e tutor del Corso di Creatività e Produzione.


Daniela Senese

Psicologa e Psicoterapeuta è la responsabile de “La Casa delle donne nella Marsica”.

LOREDANA GUAGLIOLO, RAFFAELLE RIZZO, FABIO CIAMPAGLIA, NICOLAS PACCALONI


"In arte Liliana"
Adattamento breve della pièce omonima di Isabella benigno e Gabriele Fortuna. Liliana Castagnolo, nota sciantosa degli anni 20, ferita al volto, è costretta a fare i conti con le cicatrici e l'età che avanza. A un passo dal mettere un punto alla sua carriera, il destino le offre l'opportunità di ricominciare. Grazie a un contratto milionario, giunge a Napoli presso la pensione di don Salvatore che le fa conoscete il giovane comico Antonio de Curtis, in arte Totò, il cui
Magnetismo la rapisce facendola cadere in un vortice passionale che le Mina la psiche. Vittima dei pregiudizi, la donna si sacrifica in un atto tanto estremo quanto ribelle.

mercoledì 10 luglio 2019

STEFANIA EVANDRO, EMANUELA SCIPIONI, LUISA NOVORIO


"Ritratti di donna"
Riadattamenti da "il rappresentante di spazzole" tratto da "le cognate" di M. Tremblay, "le confessioni di Gabriella" tratto da "due partite" di C. Comencini, "il camerino" tratto da "viaggio nel teatro" di Stefania Evandro. Per forma c'è di istantanee di universi femminili che rappresentano stati d'animo di donne nel percorso della loro vita. Ognuna ha in sé il profondo sentimento che la anima, che la reprime, che la esalta. Un rapporto con l'universo maschile che pur nella completa diversità di cultura, stato sociale e professione, le unisce in un regime di speranza, rassegnazione e rivincita.

ILARIA MANOCCHIO, LIVIA CAPUTO, ROBERTA GENTILI


"MelAEdette"

Al di là della parità dei sessi, la società si serve ancora del corpo femminile e
della femminilità per stimolare, manipolare, e veicolare, i meccanismi di potere e le volontà dei consumatori. Realtà e finzione, sacro, profano, voluttà e pudore, mel
Ædette attraversa esperienze di vita, stereotipi e miti al femminile. I diversi punti di vista si intersecano e si contrappongono viaggiando attraverso piani narrativi e registri differenti per raccontare le tante sfumature di un’ unica grande storia. Qual’è il personaggio che vi identifica? La svampita, la prostituta, la santa, la madre… e se fossimo semplicemente donne ?

DILETTA LEAZZA


"Chiave della notte"
Dijana aveva paura del vento. Dijana era forte ma fragile. Dijana era una "chiave della notte" dell'hotel in cui lavoro. I clienti me la chiedono e io alzo il telefono e gliela recapito in stanza. A volte specificano anche il colore.  Non guardatemi così. So perfettamente che è una cosa illegale. Ma così funzionava sin da prima che io arrivassi. E così funzionava anche per Dijana. Dijana era bella. Dijana era mia amica. Ed io sono 14 mesi e 21 giorni che non dormo.

BETTA CIANCHINI


Post partum
Tutto quello che gli uomini avrebbero dovuto sapere e che le donne non hanno mai detto. Scritto e ideato da Betta CianchiniCosa accade nella testa e nel corpo di una donna dopo il parto?In Italia – senza nonni agibili – è “agibile” fare figli?Le istituzioni cosa fanno?Ed una madre precaria in una situazione precaria come reagisce, a parte entrare“nel fantastico mondo della cacca”?!Sì perché le donne italiane- appena avuto un figlio- non parlano d’altro.E la cacca che fa il loro bambino è sempre più bella e più buona degli altri!Ma spesso, quelle più sole o con bimbi non “facili”, (i famosi “pacchetti difettosi”) oltre a parlarne… ci si ritrovano.“Post Partum” è la tragicomica quotidianità di una neo-mamma in panne… che ha il coraggio di “chiedere aiuto”.E’ un grido beffardo della mente.La sua urgenza di parlare e di affrontare i problemi è oggi maggiormente necessaria. Poiché un “mammismo italiano” sembra impedire alle stesse di pronunciare parole che tradiscano stanchezza o bisogno di sostegno.Riderne durante uno spettacolo è un balsamo per la mente, una forma “psicotonica” di esercizio.Conoscere vuol dire imparare a capire e quindi imparare a difendersi…Ecco perché Post Partum è uno spettacolo per tutti.Perché accanto alle donne che hanno o vogliono figli… ci siamo noi, la società civile.

ANGELA SAJEVA


"Storia di Antonia"

Il racconto di una migrazione vista attraverso gli occhi di una bambina che, per anni, suo padre lo ha incontrato soltanto "un Natale sì e un Natale no"... Il progetto nasce nel 2008 a partire dalle testimonianze raccolte in un paese dell’entroterra cosentino dove la maggior parte delle persone sono partite o hanno visto partire i loro cari: qualcuno è tornato e qualcun altro ha costruito definitivamente la sua nuova vita oltre l'Oceano.Antonia è figlia delle loro emozioni e dei loro ricordi; ha tante madri" e  anti "padri" che hanno contribuito con le loro parole a intessere questo viaggio nel nostro passato più recente."Storia di Antonia" è una valigia di cartone legata con lo spago, dove la vita della terra di Calabria si va a intrecciare con il canto di tradizione popolare. È la narrazione della nostra terra vicina e di un'altra terra lontana, dove le strade sono larghe ma si chiamano “street”…

martedì 9 luglio 2019

Le Performance del Cappello Teatrale

La grande novità della seconda edizione del Cappello delle Donne. Sei attori/formazioni che si sfidano a Cappello. In palio un Tour presso i teatri partner della manifestazione.
Ci sarà la giuria ma... ci saranno i cappelli a parlare per voi!
In attesa del 13 scopriamo le protagoniste e le loro performance...


ANGELA SAJEVA in
"Storia di Antonia"
Il racconto di una migrazione vista attraverso gli occhi di una bambina che, per anni, suo padre lo ha incontrato soltanto "un Natale sì e un Natale no"...
Il progetto nasce nel 2008 a partire dalle testimonianze raccolte in un paese dell’entroterra  cosentino dove la maggior parte delle persone sono partite o hanno visto partire i loro cari: qualcuno è tornato e qualcun altro ha costruito definitivamente la sua nuova vita oltre l'Oceano.
Antonia è figlia delle loro emozioni e dei loro ricordi; ha tante "madri" e tanti "padri" che hanno contribuito con le loro parole a intessere questo viaggio nel nostro passato più recente.
"Storia di Antonia" è una valigia di cartone legata con lo spago, dove la vita della terra di Calabria si va a intrecciare con il canto di tradizione popolare. È la narrazione della nostra terra vicina e di un'altra terra lontana, dove le strade sono larghe ma si chiamano “street”…

BETTA CIANCHINI in
Post partum
Tutto quello che gli uomini avrebbero dovuto sapere e
che le donne non hanno mai detto
Scritto e ideato da Betta Cianchini 
Cosa accade nella testa e nel corpo di una donna dopo il parto?
In Italia – senza nonni agibili – è “agibile” fare figli?
Le istituzioni cosa fanno?
Ed una madre precaria in una situazione precaria come reagisce, a parte entrare
“nel fantastico mondo della cacca”?!
Sì perché le donne italiane- appena avuto un figlio- non parlano d’altro.
E la cacca che fa il loro bambino è sempre più bella e più buona degli altri!
Ma spesso, quelle più sole o con bimbi non “facili”, (i famosi “pacchetti difettosi”) oltre a parlarne… ci si ritrovano.
“Post Partum” è la tragicomica quotidianità di una neo-mamma in panne… che ha il coraggio di “chiedere aiuto”.
E’ un grido beffardo della mente.
La sua urgenza di parlare e di affrontare i problemi è oggi maggiormente necessaria. Poiché un “mammismo italiano” sembra impedire alle stesse di pronunciare parole che tradiscano stanchezza o bisogno di sostegno.
Riderne durante uno spettacolo è un balsamo per la mente, una forma “psicotonica” di esercizio.
Conoscere vuol dire imparare a capire e quindi imparare a difendersi…
Ecco perché Post Partum è uno spettacolo per tutti.
Perché accanto alle donne che hanno o vogliono figli… ci siamo noi, la società civile.

DILETTA LEAZZA in
"Chiave della notte"

Dijana aveva paura del vento. Dijana era forte ma fragile. Dijana era una "chiave della notte" dell'hotel in cui lavoro. I clienti me la chiedono e io alzo il telefono e gliela recapito in stanza. A volte specificano anche il colore.  Non guardatemi così. So perfettamente che è una cosa illegale. Ma così funzionava sin da prima che io arrivassi. E così funzionava anche per Dijana. Dijana era bella. Dijana era mia amica. Ed io sono 14 mesi e 21 giorni che non dormo.






ILARIA MANOCCHIO, LIVIA CAPUTO, ROBERTA GENTILI in
"melÆdette"

Al di là della parità dei sessi, la società si serve ancora del corpo femminile e
della femminilità per stimolare, manipolare, e veicolare, i meccanismi di potere e le volontà dei consumatori. Realtà e finzione, sacro, profano, voluttà e pudore, melÆdette attraversa esperienze di vita, stereotipi e miti al femminile. I diversi punti di vista si intersecano e si contrappongono viaggiando attraverso piani narrativi e registri differenti per raccontare le tante sfumature di un’ unica grande storia. Qual’è il personaggio che vi identifica? La svampita, la prostituta, la santa, la madre… e se fossimo semplicemente donne ?

LOREDANA GUAGLIOLO, RAFFAELLE RIZZO, FABIO CIAMPAGLIA, NICOLAS PACCALONI in
"In arte Liliana"
Adattamento breve della pièce omonima di Isabella benigno e Gabriele Fortuna. Liliana Castagnolo, nota sciantosa degli anni 20, ferita al volto, è costretta a fare i conti con le cicatrici e l'età che avanza. A un passo dal mettere un punto alla sua carriera, il destino le offre l'opportunità di ricominciare. Grazie a un contratto milionario, giunge a Napoli presso la pensione di don Salvatore che le fa conoscete il giovane comico Antonio de Curtis, in arte Totò, il cui
Magnetismo la rapisce facendola cadere in un vortice passionale che le Mina la psiche. Vittima dei pregiudizi, la donna si sacrifica in un atto tanto estremo quanto ribelle.

STEFANIA EVANDRO, EMANUELA SCIPIONI, LUISA NOVORIO
"Ritratti di donna"
Riadattamenti da "il rappresentante di spazzole" tratto da "le cognate" di M. Tremblay, "le confessioni di Gabriella" tratto da "due partite" di C. Comencini, "il camerino" tratto da "viaggio nel teatro" di Stefania Evandro. Per forma c'è di istantanee di universi femminili che rappresentano stati d'animo di donne nel percorso della loro vita. Ognuna ha in sé il profondo sentimento che la anima, che la reprime, che la esalta. Un rapporto con l'universo maschile che pur nella completa diversità di cultura, stato sociale e professione, le unisce in un regime di speranza, rassegnazione e rivincita.

PEDROEQEI3


Quattro ragazzi che lottano per dare il proprio messaggio cercando di essere veri e sinceri guidati dalla musica

NOEMI D'ALESSANDRO


Sin da piccola incantata dalla musica, ha studiato piano per qualche anno per poi avvicinarsi al canto e al musical. Ama il mondo dell’arte in generale, non a caso ha studiato architettura, ma è nella musica che trova il linguaggio più sincero, l’unica forma d’arte capace di metterci a nudo, di scuotere gli animi di chi abbiamo di fronte e di liberarci dalle costrizioni in cui viviamo ogni giorno

LADY M

Margherita Di Giovanni aka LADY M
ha iniziato il suo percorso musicale recentemente ma la sua passione e il suo gusto particolare le hanno permesso di esibirsi come dj in parecchi locali
Da giugno 2018 ogni fine settimana va in onda su "Radio Studio 5" con il suo Radioshow e da novembre 2018 ogni sabato notte su "radio Luna" nel format il Fuori Orario.
I suoi dj sets si basano su sonorità legate alla corrente house più groove, per approdare poi alla tech e alla minimal house; il tutto connesso da percussioni e suoni tribali che non possono mai mancare nelle sue performance.

FREAK OUT STRING


Terzetto d’Archi al femminile dal repertorio moderno caratterizzato dal suono morbido di uno studio classico. Freak Out string nasce a Roma nel 2018 ed é un progetto musicale acustico e alternativo, che da spazio al rock e alla disco music in una veste tutta nuova.
Le Freak Out String:
Noemi Loi violino
Susanna Garcia Rubì violoncello
Adriana Marinucci viola

DAVID BLASETTI


Tagliacozzano di nascita, marchigiano d'adozione, David Blasetti porta nel sangue un'antica, familiare devozione alla musica. Artista raffinato, fonde nelle sue performance la tradizione natìa con i ritmi Bossa Nova d'oltreoceano, passando per la canzone d'autore italiana, il jazz e il blues.

BREAKLESS


Breakless Rock Band nasce con l'idea di ripercorrere tutti i più grandi successi del rock classico italiano/straniero e per far respirare le stesse emozioni di un tempo. La formazione comprende 5 elementi di cui, Batteria, Basso, 2 Chitarre ed una voce

lunedì 8 luglio 2019

I contendenti del Cappello in musica

A 5 giorni dal debutto ecco l'elenco dei musicisti che si sfideranno a Cappello per le strade di Magliano de Marsi... Appuntamento Il 13 luglio dalle 16.30. Loro ci saranno, tu non mancare!!!

BREAKLESS

Breakless Rock Band nasce con l'idea di ripercorrere tutti i più grandi successi del rock classico italiano/straniero e per far respirare le stesse emozioni di un tempo. La formazione comprende 5 elementi di cui, Batteria, Basso, 2 Chitarre ed una voce

DAVID BLASETTI

Tagliacozzano di nascita, marchigiano d'adozione, David Blasetti porta nel sangue un'antica, familiare devozione alla musica. Artista raffinato, fonde nelle sue performance la tradizione natìa con i ritmi Bossa Nova d'oltreoceano, passando per la canzone d'autore italiana, il jazz e il blues.

FREAKOUT

Terzetto d’Archi al femminile dal repertorio moderno caratterizzato dal suono morbido di uno studio classico. Freakout string nasce a Roma nel 2018 ed é un progetto musicale acustico e alternativo, che da spazio al rock e alla disco music in una veste tutta nuova.

Le Freak Out String:
Noemi Loi violino
Francesca Nigro violino
Adriana Marinucci viola

LADY M

Margherita Di Giovanni aka LADY M
ha iniziato il suo percorso musicale recentemente ma la sua passione e il suo gusto particolare le hanno permesso di esibirsi come dj in parecchi locali
Da giugno 2018 ogni fine settimana va in onda su "Radio Studio 5" con il suo Radioshow e da novembre 2018 ogni sabato notte su "radio Luna" nel format il Fuori Orario.
I suoi dj sets si basano su sonorità legate alla corrente house più groove, per approdare poi alla tech e alla minimal house; il tutto connesso da percussioni e suoni tribali che non possono mai mancare nelle sue performance.

NOEMI D'ALESSANDRO

Sin da piccola incantata dalla musica, ha studiato piano per qualche anno per poi avvicinarsi al canto e al musical. Ama il mondo dell’arte in generale, non a caso ha studiato architettura, ma è nella musica che trova il linguaggio più sincero, l’unica forma d’arte capace di metterci a nudo, di scuotere gli animi di chi abbiamo di fronte e di liberarci dalle costrizioni in cui viviamo ogni giorno

PEDROEQEI3

4 ragazzi che lottano per dare il proprio messaggio cercando di essere veri e sinceri guidati dalla musica

domenica 7 luglio 2019

Ringraziamenti

Ci siamo quasi.
Pochissimi giorni alla meta. Ci corre l'obbligo di ringraziare chi ci sostiene, in primis il COMUNE DI MAGLIANO DE MARSI che per la seconda volta ospita e patrocina "Il Cappello delle Donne". E poi c'è da ringraziare chi ha voluto sostenere la causa offrendo il proprio generoso contributo per la buona riuscita della manifestazione;

Equigest srl

Coop Centro Italia Comitato Soci Marsica

Auto 3 C srl

Kirby Avezzano

Del Gallo e Fioravanti - Officina, gommista elettrauto

Perrone 2.0

Estherottica

Gioielli Palma

Kimera Rock

Scelzo adv

Cantina di Davide Peluso vini e bibite

Kina srl

CM di Marco Calisse

FM hair stylist di Fabio Morelli

Acca & Emme di Helena Calvarese e Mourad Negri

S.Av.Ed. srl

Libreria Ubik Avezzano

Sartoria Elisabetta

Ringraziamo anche i nostri partner per il contributo fattivo che farà sì che "Il Cappello delle Donne" abbia un seguito anche durante l'anno:

Casa Internazionale delle Donne

Associazione Socio Culturale Le Funambole

ATAlab Cooperativa Teatrale Lanciavicchio

Teatro di Tor Bella Monaca

Teatro Talia di Tagliacozzo

Teatranti Tra Tanti

Ringraziamo inoltre le associazioni che presenzieranno all'iniziativa con i loro stand

Lgbt Avezzano

Libera Associazioni nomi e numeri contro le mafie Marsica

Presenza Femminista

Sgi Formazione

Officine Sinergiche




sabato 6 luglio 2019

Programma

IL CAPPELLO DELLE DONNE 2019
Ci siamo! Di seguito trovate il programma del Cappello. Due giorni di intensa cultura, con musica, teatro, cinema, dibattiti e i nostri cappelli! Non mancheranno gli stand enogastronomici per inframezzare i tanti momenti di spettacolo dal vivo in nome della libertà e dell'autodeterminazione.
Sabato 13 luglio
Ore 11.00    Inizio laboratorio per bambini con "LIBERA PUPAZZERIA" dei maestri MASSIMO
PIUNTI e SILVIA DE GREGORIO
Ore 16.00    Apertura degli stand Enogastronomici e artigianali
Ore 16.30    Giochi per bambini a cura di LUDOBUS a cura di OFFICINE SINERGICHE
Ore 16.45.   Presentazione del festival a cura di ROBERTA MAIOLINI
Ore 17.00    Partenza percorso artistico con ALESSANDRO MARTORELLI
Ore 17.10    Primo turno contest teatrale*
Ore 17.40    NOEMI D'ALESSANDRO
Ore 18.10    Secondo turno contest teatrale*
Ore 18.40    DAVID BLASETTI
Ore 19.10    Terzo turno contest teatrale *
Ore 20.00    FREAKOUT
Ore 21.00    Quarto turno contest teatrale*
Ore 21.30    BREAKLESS
Ore 22.10    Quinto turno contest teatrale*
Ore 22.40    PEDROEQEI3
Ore 23.10    Sesto turno contest teatrale*

Ore 23.30    PREMIAZIONE VINCITORI e saluti con il GRAN BALLO DELLA PUPAZZA

Domenica 14 luglio
Ore 16.30
- Sala conferenze della Misericordia di Magliano
                "In Her Shoes" di MARIA IOVINE
seguirà ibattito con la presenza della regista, la Presidente di Be Free Orietta Gargano, l’avvocata del centro antiviolenza Alessandra Sucapane e   la Capitana della Compagnia dei Carabinieri di Tagliacozzo Silvia Gobbini
- Giardini di piazza Santa Lucia
                 Laboratorio di lettura per bambini a cura di Ubik libreria di MICHELA BARTOLUCCI
- Giardini di piazza Santa Lucia
                 "Yoga per tutti" con ROBERTA DI BELLA
Ore 18.00
- Piazza Santa Lucia
                 Dj set con LADY M
*Ogni turno del contest teatrale prevede la contemporanea di due performance. Le repliche serali permetteranno al pubblico di visionare l'intero programma.

Elenco partecipanti contest teatrale:
1) Angela Sajeva in "storia d'Antonia
2) Betta Cianchini in "Post partum"
3) Diletta Leazza in "La chiave della notte"
4) Livia Caputo, Roberta Gentili, Ilaria  Manocchio in "MalAEdette"
5) Loredana Guagliolo, Raffaele Rizzo, Fabio Ciampagna in "In arte Liliana"
6) Stefania Evandro, Emanuela Scipioni, Luisa Novorio in "Ritratti di donna"

Elenco partecipanti contest musicale:
Breakless
David Blasetti
Freakout
Noemi D'Alessandro
Pedroeqei3

mercoledì 12 giugno 2019

Il nostro cappello è…


Il Cappello delle donne. Il nostro cappello è…

… innanzitutto è il luogo più tradizionalmente indicato per infilarci la testa. Mica è poco!
… introduttivo. Cioè rappresenta il necessario preambolo a un discorso che vogliamo tenere aperto.
… e poi, è lo spazio fisico in cui far cadere una moneta per l’emozione ricevuta da un artista di strada.
È in quest’ultima accezione che il Cappello si fa spazio di libertà, simboleggiando lo strumento tramite il quale, sin dalla notte dei tempi, artisti di tutto il mondo accettano il “mercato” pur non piegandosi alle sue regole, rimanendo liberi da qualsivoglia gabbia, facendo, insomma, una scelta di indipendenza ed autodeterminazione.

Non c’era, quindi, simbolo e formula migliori di quello del cappello per lo strumento che abbiamo pensato per incontrare il territorio in cui lavoriamo da tre anni con La Casa delle Donne nella Marsica, il Centro antiviolenza e Casa Rifugio per donne vittime di violenza.
Una scelta di indipendenza e di autodeterminazione è ciò che vogliamo non solo per le donne che assistiamo quotidianamente, ma anche per tutte le donne, perché da sempre crediamo che in una società nessuno sia libero finché tutte e tutti non lo siano!

Ecco allora che, quando è giunto il momento di pensare ad un evento che potesse unire il duplice scopo di raccogliere fondi per il nostro centro e sensibilizzare i cittadini a noi più prossimi sul tema così sensibile della violenza di genere, ci è venuto in mente di chiamare un po’ di amici artisti e di chiedergli di esibirsi a cappello per le strade delle varie cittadine che ospiteranno questa e le future edizioni del festival. Un amico, si sa, tira l’altro… E quindi… c’è chi porta da bere, chi da mangiare, chi i propri manufatti artigianali, chi i propri quadri, chi la propria competenza in questo e quello ed eccoti l’Edizione 0 con la quale lo scorso anno abbiamo debuttato.

Rispetto all’edizione 0, in cui era la musica a farla da padrona, abbiamo pensato di allargare l’orizzonte al teatro. Ci è così venuta l’idea di indire una sorta di contest. Abbiamo aperto un bando (scaricalo qui) per attori e performer disposti anche loro ad esibirsi a cappello con piece dedicate al tema. Grazie a rapporti di partenariato avviati con le istituzioni locali, il Teatro dei Marsi con la direzione artistica di Lino Guanciale che ci appoggia già dal 2018 e il Teatro Talia di Tagliacozzo, e romane (Teatro di Tor Bella Monaca e, naturalmente, La Casa internazionale delle donne (ma presto daremo conto dei nuovi partner che stanno aderendo in questi giorni) il vincitore del contest porterà in scena un suo spettacolo nei vari teatri partner per mantenere vivo il discorso di cui il Cappello è, appunto, solo un cappello!