Il Cappello delle
donne. Il nostro cappello è…
… innanzitutto è il luogo più
tradizionalmente indicato per infilarci la testa. Mica è poco!
… introduttivo. Cioè rappresenta
il necessario preambolo a un discorso che vogliamo tenere aperto.
… e poi, è lo spazio fisico in
cui far cadere una moneta per l’emozione ricevuta da un artista di strada.
È in quest’ultima accezione che
il Cappello si fa spazio di libertà, simboleggiando lo strumento tramite il
quale, sin dalla notte dei tempi, artisti di tutto il mondo accettano il
“mercato” pur non piegandosi alle sue regole, rimanendo liberi da qualsivoglia
gabbia, facendo, insomma, una scelta di indipendenza ed autodeterminazione.
Non c’era, quindi, simbolo e
formula migliori di quello del cappello per lo strumento che abbiamo pensato
per incontrare il territorio in cui lavoriamo da tre anni con La Casa delle Donne nella Marsica, il Centro antiviolenza e Casa Rifugio per donne vittime di
violenza.
Una scelta di indipendenza e di
autodeterminazione è ciò che vogliamo non solo per le donne che assistiamo
quotidianamente, ma anche per tutte le donne, perché da sempre crediamo che in
una società nessuno sia libero finché tutte e tutti non lo siano!
Ecco allora che, quando è giunto
il momento di pensare ad un evento che potesse unire il duplice scopo di
raccogliere fondi per il nostro centro e sensibilizzare i cittadini a noi più
prossimi sul tema così sensibile della violenza di genere, ci è venuto in mente
di chiamare un po’ di amici artisti e di chiedergli di esibirsi a cappello per le strade delle varie cittadine che ospiteranno questa e le future edizioni
del festival. Un amico, si sa, tira l’altro… E quindi… c’è chi porta da bere,
chi da mangiare, chi i propri manufatti artigianali, chi i propri quadri, chi la
propria competenza in questo e quello ed eccoti l’Edizione 0 con la
quale lo scorso anno abbiamo debuttato.
Rispetto all’edizione 0, in cui
era la musica a farla da padrona, abbiamo pensato di allargare l’orizzonte al
teatro. Ci è così venuta l’idea di indire una sorta di contest. Abbiamo aperto
un bando (scaricalo qui) per attori e performer disposti anche
loro ad esibirsi a cappello con piece dedicate al tema. Grazie a rapporti di partenariato
avviati con le istituzioni locali, il Teatro dei Marsi con la direzione
artistica di Lino Guanciale che
ci appoggia già dal 2018 e il Teatro Talia di Tagliacozzo, e romane (Teatro
di Tor Bella Monaca e, naturalmente, La Casa internazionale delle donne
(ma presto daremo conto dei nuovi partner che stanno aderendo in questi giorni)
il vincitore del contest porterà in scena un suo spettacolo nei vari teatri
partner per mantenere vivo il discorso di cui il Cappello è, appunto,
solo un cappello!
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